perdonate questo post serioso, che tanto si perderà presto tra gli altri, ma avevo la necessità di raccontarvi un pensiero.
Sono stata a Casal di Principe dove si inaugurava l'anno scolastico che in Campania è cominciato proprio ieri, c'era Roberto Saviano insieme a Bertinotti, Forgione (presidente della commissione parlamentare antimafia)e altri, tutti lì per manifestare contro la camorra. E nell'attesa che cominciasse il dibattito, mentre mi guardavo attorno, notando con una certa preoccupazione la polizia appostata sui tetti delle case che circondavano la piazza dove era montato il palco, la mia mente ha cominciato a viaggiare.
ho fatto un lungo percorso e alla fine mi sono ritrovata "ai pini" anzi forse è più corretto dire con "gli amici dei pini". cerco di raccontarvi in breve il mio viaggio.
lungo la strada da percorrere per arrivare nella piazza i negozi erano quasi tutti chiusi e le finestre serrate, sembrava quasi che il paese fosse a lutto o una cosa del genere. quando sono arrivata non c’era molta gente nei pressi del palco, a mio avviso tra le persone presenti non c'erano pochi casalesi(intesi come gli abitanti di casal di principe non come il clan)e si respirava un'area pesante, decisamente carica di tensione.
così mi sono seduta e guardandomi intorno ho cominciato ad immaginare i vari Schiavone, Iovine e Zagaria seduti dietro quelle finestre chiuse, incazzati come poche volte gli è capitato nella loro vita. A pensarci l'affronto è serio, i clan a Roberto Saviano lo hanno condannato a morte un anno fà e lui, non solo è ancora vivo, ma è li, nel loro territorio!!!è uno "sfreggio" insostenibile!!
Li vedo mentre pensano ad azioni eclatanti che mostrino la loro forza, la loro potenza incontrastata e invincibile, dimostrazione assolutamente necessaria per poter mantenere il clima di terrore e reverenza senza il quale non potrebbero governare, come fanno, la Campania intera.
E allora comincio a pensare: come faranno le forze dell’ordine a far arrivare Saviano senza correre troppi rischi? Le stradine del paese sono strette e il traffico non è stato completamente bloccato, non sarà troppo pericoloso?
Così mi fermo un attimo su quest’ultima domanda e mi dico “o mio dio per questo ragazzo di 28 anni (quindi solo 6 più di me) è pericoloso tornare a casa”, anzi per essere precisi era ormai un anno che non ci tornava perché rischierebbe troppo. È stato lontano dalla sua terra, dalla sua famiglia e dai suoi amici per un anno. E anche ora che è ritornato, potrà trattenersi pochissimo e in ogni caso non potrà mai stare solo. Le sue 3 guardie del corpo lo seguono ovunque, anche sul palco. Per farvi capire la gravità della cosa devo spiegarvi che le guardie del corpo di Bertinotti, la terza carica dello stato, non salgono con lui sul palco, per lui, la terza carica dello stato, non è necessario, non corre così tanti rischi.
E allora vado oltre e arrivo agli “amici dei pini”, mi rattristo pensando che lui sotto i suoi “pini” non ci può più tornare, perché dei camorristi schifosi hanno ritenuto insopportabili le sue parole, non il suo potere come giudice (che non è), non la sua forza come Generale (perché non è nemmeno questo) ma solo le sue parole perché lui è solo uno scrittore di 28 anni.
mi scuso se ho rattristato un attimo questo allegro blog, ma avevo proprio bisogno di condividere con gli amici dei miei pini, delle sensazioni tanto brutte!! a me mi mancherebbero moltissimo "i Pini", vi voglio tanto bene!!
Eleonora
P.S:lo so, ultimamente sono troppo sentimentale!!!
