DIVANI&DANILO

All'attenzione della sig.ra Barbara Palombelli (in Rutelli) della redazione del TG5.
Gent.ma sig.ra Palombelli...
Le faccio, innanzitutto, i miei complimenti per la trasmissione, della quale non perdo mai una puntata...
voglio sottoporre alla Sua attenzione un problema di notevole importanza per gli inquilini di casa Tarantino...spero siate sufficentemente sensibile da condividere il nostro dolore...
Avevamo un amico, fino a qualche tempo fa, che si faceva vedere molto di rado dalle nostre parti (con buona pace di tutti...).
Era solito, durante le sue poco frequenti visite, passare, quasi come per caso, presso la sua dimora, scaricare una quantità notevole di derrate alimentari, e levarsi gentilmente dai coglioni in men che non si dica...
Non che fosse apprezzato dai suoi compagni di casa, ma non era nemmeno biasimato...
Da un pò di tempo, invece, come una punizione divina per la troppa abbondanza e la rilassatezza dei costumi registratesi nei tempi migliori, il buon Romano (l'amico in questione) fa sempre più spesso capolino presso l'abitazione sita in vico dei Carbonari n° 16 (informazione da tener presente in caso di cartolina), e con una sfacciataggine che non ha eguali, porta "solo la fame": viene, cioè, a mani vuote, si accomoda sul divano divenuto scomodo, ormai, per chiunque non abbia la sua corporatura, giacchè ne ha assunto la forma (per non dire le sembianze), e consuma lì le sue giornate, espletando, di fatto, tutti gli impegni per i quali si è recato nel paese del sole, ovvero posizionarsi sul detto divano.
Il quesito che vorrei porLe è, per l'appunto, il seguente: nel caso in cui, in un accesso di rabbia repressa, dovessi appiccare il fuoco al divano-Danilo (nel senso che stiamo parlando di una entità inscindibile) ed eliminare entrambi, sarei perseguibile penalmente?
Le confesso che ho già consultato l'avv. Carlucci, noto luminare del diritto penale italiano, il quale mi ha riferito che, date le circostanze, un simile atto, oltre a non essere in alcun modo perseguibile ai fini della legge, potrebbe avere anche riscontri più che positivi: si parlerebbe di medaglia d'oro al valor civile, investitura ad honorem da parte dell'ordine dei cavalieri di Malta, nonchè di seria candidatura (con concrete possibilità di esserne insignito) al Nobel per la pace.
Fiducioso della Sua risposta, Le porgo i miei più cordiali saluti...

Per ovvi motivi di privacy (non vorrei creare rancori e incrinare ulteriormente rapporti di per sè già molto labili) non cito il mio nome....ma solo il cognome....
MACCAURO