09/10/07

ordinary life

Caldo. Atmosfera stagnante. Asfissiante.
Asfissiati.
Le finestre sono chiuse con il lucchetto. A chiave. Perché?
Non lo sapremo mai. Forse per non vanificare l'azione
dei confortevoli condizionatori. Sì è così. In questo modo,
infatti, si impedisce che anche la più piccola frazione
del rumore prodotto in abbondanza dalle "malefiche
bocchette" possa abbandonare l'aula. E l'aria refrigerata? Ha scelto
percorsi differenti. Invitata ad entrare, ha declinato. Non vuole sporcarsi
le mani con uno sparuto gruppo di studenti in seduta d'esame.
Manca di rispetto alla commissione. Se lo può permettere. Quello è un
lavoro per "aria calda". Dalle grate poste a poca distanza dal soffitto,
minuziosamente progettate da potenti software per garantire
la massima efficienza fluidodinamica, esce soltanto un lamento metallico.
Diffonde. Come solo il suono molesto sa fare. Infastidisce.
Infastiditi.
Forse le finestre sono chiuse perché il tasso di suicidi nella facoltà
ha raggiunto livelli di guardia. Ansioso di guadagnare
l'esterno potresti valutare un'alternativa alle scale.
Un diversivo al noioso ascensore. La gravità. E via. Liberi dalle pressioni.
Ma siamo appena al secondo piano. Preoccupante.
Preoccupati.
Lo stress danneggia gravemente la pelle, c'è scritto anche sui
pacchetti di sigarette. No...forse quello è il fumo...
Comunque si sa… se sei stressato (e/o fumi) puoi rimetterci le palle.. emhm.. la pelle!
Applicazione e abnegazione a principi appresi in
molte ore di lezioni appuntate su blocchi quadrettati
dalle copertine monocromatiche.
Questa è la ricetta. La formula. Non esistono formule.
Moltiplicare ambo i membri dell'equazione per una stessa quantità.
È lecito. L'algebra parla chiaro. Ma se moltiplichi per zero? Si rischia.
La soluzione è dietro l'angolo. Pi-greco-terzi (forse hai sbagliato angolo!!!).
Sperando che non compaiano forme indeterminate.
Con l'infinito non si sa mai come comportarsi. È irrequieto. Permaloso.
La sua legittima mania di grandezza indispone.
Indisposti.
L'ingegneria è la scienza che insegna a sopportare l'approssimazione.
Da queste parti un milione più uno fa un milione.
Adesso che ci penso, mi accorgo che Uno conta molto meno di Zero!!

6 commenti:

mattia ha detto...

secondo me l'ha scritta antonioranaudo.è bellissima.ma ti fossi imparato a scrivere?

eleonora ha detto...

a giudicare dai riferimenti matematici e dalle parolone da spocchioso...sono d'accordo è Ranaudo!
ihihih!!!

Anonimo ha detto...

my fault!

boccaccino ha detto...

secondo me l'ha scritta italo calvino dopo aver letto "mia madre non mi voleva" di umberto bossi (ma la prima edizione, quella dove racconta che faceva la cacca nel Po - episodio eliminato successivamente dall'editore).

comunque bravo davvero! mi sono solo un pò perso in qualche forma indeterminata. ma quella è colpa mia...

Anonimo ha detto...

Robbè mi porterò il fardello di quell'errore x l'eternità... sigh ti odio...

boccaccino ha detto...

che errore?